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TORINO GREEN AIRPORT

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Circular Economy

Torino Airport ha adottato un ‘regime di impoverimento’ (Poor grass regime) per rendere il prato del sedime aeroportuale scarsamente attrattivo per avifauna e fauna e minimizzare così il rischio di wildlife strike e ridurre le ore totali di lavoro dei trattori agricoli al fine di contenere l’inquinamento ambientale.

A partire dall’autunno 2021, 15 ettari di aree verdi sono stati dedicati alla coltivazione della camomilla che favorisce la biodiversità (beefriendly) e non attira avifauna. Il resto del materiale organico raccolto sarà destinato alla produzione di biogas presso un’azienda specializzata.

E’ in fase di valutazione la possibilità di sfruttare il biogas prodotto a servizio delle infrastrutture aeroportuali.

Tra gli altri progetti correlati alla tutela del suolo e della biodiversità e realizzati nel 2022, si ricorda quello che ha riguardato 4 ettari di terreno piantumato a loglio e incorporato con biochar, materiale carbonioso ottenuto per degradazione termica di biomassa, nell’ambito di un pacchetto sperimentale del progetto europeo TULIPS, al fine di dimostrare i vantaggi del sequestro di carbonio in aree aeroportuali. La tecnica applicata gode di alta replicabilità, il modello sperimentato sul nostro sedime verrà riproposto negli aeroporti di Amsterdam Schiphol e Larnaca.

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Da molti anni, grazie ad un’attenta pianificazione di lungo termine dei cantieri, l’Aeroporto di Torino adotta metodologie che consentono un ampio riutilizzo dei materiali derivanti da demolizione, limitando al minimo gli scarti che escono dal sedime.

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